Infortunio sul lavoro: cosa fare per ottenere tutti i risarcimenti per danni
Purtroppo, gli infortuni sul lavoro sono ancora molto diffusi. Basti pensare che, secondo i dati riferiti dall’INAIL, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019.
Questi incidenti possono ripercuotersi in modo devastante sulla vita della vittima. Oltre al danno fisico, chi subisce un infortunio rischia di dover affrontare spese mediche importanti e una possibile riduzione del reddito, causa l’inabilità temporanea o permanente al lavoro.
Per questi motivi, è fondamentale conoscere in dettaglio tutte le procedure e i diritti in merito al risarcimento per gli infortuni capitati sul posto di lavoro.
In questa guida, esamineremo tutti i passi da compiere e le richieste di indennizzo da avanzare per ottenere il massimo risarcimento possibile e garantire, così, il ristoro di tutti i danni subiti.
Cosa fare subito dopo l’infortunio
La prima cosa da fare dopo l’incidente è avvisare il proprio datore di lavoro, o un suo delegato, descrivendo la dinamica dell’infortunio nel modo più dettagliato possibile.
Bisogna poi assicurarsi di ottenere il certificato medico con l’esatta indicazione della prognosi e la durata dell’inabilità lavorativa.
Entro 24 ore, è consigliabile recarsi al pronto soccorso, o da un medico di fiducia, per sottoporsi a una visita accurata e ottenere un referto che attesti con precisione tutte le lesioni fisiche riportate, anche quelle che potrebbero sembrare banali.
Nei giorni successivi, è bene eseguire ulteriori controlli e accertamenti clinici, per monitorare l’evoluzione del quadro e ottenere una documentazione medica completa.
Fondamentale è inviare la comunicazione obbligatoria all’INAIL entro due giorni dal fatto, descrivendo nel modulo dedicato le cause e le circostanze dell’infortunio.
Non meno importante, infine, è conservare con cura, in originale, ogni certificato, referto, fattura di prestazioni mediche e ricevuta di pagamento, nonché eventuali testimonianze sull’accaduto. Tutta questa documentazione servirà come prova per sostenere la richiesta di risarcimento dei danni.
Come chiedere il risarcimento danni all’INAIL
L’INAIL è l’ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
In caso di infortunio, l’Istituto corrisponde una rendita per l’inabilità temporanea assoluta, cioè l’impossibilità totale di lavorare fino a completa guarigione.
Se si verifica un’inabilità permanente, cioè una riduzione definitiva della capacità lavorativa a causa di lesioni o menomazioni, l’INAIL liquida una rendita commisurata al grado di invalidità del lavoratore. Per gli infortuni più gravi, con invalidità superiore al 16%, sono previste delle maggiorazioni.
L’INAIL indennizza anche tutte le spese mediche, ospedaliere e riabilitative sostenute dal lavoratore infortunato.
Per ricevere le prestazioni, occorre presentare tempestivamente i moduli necessari, insieme a tutta la documentazione medica richiesta, inclusi i verbali con le percentuali di invalidità. È fondamentale descrivere nel dettaglio le mansioni svolte e l’attività lavorativa, per permettere una corretta valutazione dell’eventuale riduzione della capacità lavorativa.
In genere, l’INAIL liquida le indennità entro alcuni mesi dalla presentazione della domanda.
Come chiedere il risarcimento danni al datore di lavoro
Oltre all’indennizzo previsto dall’INAIL, il lavoratore può chiedere al datore di lavoro il risarcimento dei danni non coperti dall’assicurazione. Questo può avvenire se l’infortunio è stato causato dalla violazione delle norme di sicurezza previste dalla legge in materia.
In questi casi, per ottenere il pieno indennizzo del danno, è necessario dimostrare le precise responsabilità del datore di lavoro nelle cause dell’infortunio – per esempio, provando il mancato adempimento agli obblighi di formazione e informazione del lavoratore sui rischi o l’omessa vigilanza.
Avvocati e consulenti specializzati in casi simili ti potranno assistere al meglio nella raccolta delle prove e nella gestione del contenzioso, quantificando con esattezza tutti i danni subiti, sia di natura patrimoniale che non patrimoniale, come il danno biologico, morale ed esistenziale.
In molti casi, si arriva a un accordo stragiudiziale fra le parti, senza, quindi, essere costretti a intraprendere lunghe (e costose) cause civili.
Rivolgersi a consulenti esperti fa la differenza fra un risarcimento ottenuto e uno mancato
Per non commettere errori e ottenere il massimo risarcimento possibile, il consiglio è rivolgersi sempre a specialisti e consulenti legali con esperienza in casi di risarcimento per infortunio sul lavoro.
Per esempio, un avvocato competente può seguire l’iter della pratica INAIL nei minimi dettagli, assistendo il lavoratore in tutto l’iter medico-legale.
In più, il professionista sa gestire un eventuale contenzioso civile nei confronti del datore di lavoro; in questo caso, potrà raccogliere tutte le prove utili per accertare le responsabilità del datore.
Ha poi le competenze tecniche per stimare in modo preciso l’entità del risarcimento spettante, considerando ogni tipologia di danno subito, patrimoniale e non patrimoniale.
In altre parole, affidarsi a detti consulenti garantirà di non trascurare nessun aspetto e di ottenere il pieno risarcimento di tutti i danni, nel minor tempo possibile.
Per concludere
Gli infortuni sul lavoro possono sconvolgere la vita delle vittime sotto molti punti di vista. Per non veder lesi i propri diritti, è fondamentale seguire in modo scrupoloso tutte le procedure e rivolgersi a professionisti del settore: solo con l’assistenza di consulenti esperti è possibile tutelare i propri interessi e ottenere il massimo risarcimento nel minor tempo possibile.
In oltre settant’anni di attività nel ramo del risarcimento danni, abbiamo assistito più di un milione di persone. Se vuoi ottenere il giusto indennizzo per un infortunio sul lavoro, parla subito con i nostri esperti: risponderanno a tutte le tue domande, senza impegno.
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