Incidenti stradali gravi e cellulari
La procura di Pordenone, su input di quella triestina, si è recentemente espressa su un tema quanto mai attuale: le distrazioni tecnologiche alla guida.
Troppi sono i sinistri stradali causati dall’utilizzo improprio dei telefonini e degli smartphone. Per chattare, impostare il navigatore o telefonare, infatti, i conducenti perdono per svariati secondi (che a velocità elevate si traducono in lunghissimi momenti di “buio”) il controllo visivo del mezzo e della situazione della strada.
Proprio per questo la Procura generale di Trieste ha invitato le singole Procure all’emanazione di indicazioni attente e severe, coerenti e condivise per tutto il territorio regionale.
I casi più gravi
In caso di sinistri mortali (o in caso si verifichino lesioni gravi) la polizia giudiziaria, responsabile degli accertamenti e dei rilievi più immediati, dovrà prestare massima attenzione all’orario esatto dell’incidente, elencando con precisione tutti i dispositivi elettronici presenti sul veicolo e ottenendone i codici di sblocco.
Il dispositivo in uso all’eventuale persona deceduta dovrà essere sequestrato e non spento.
In caso di feriti, qualora il conducente presti il consenso, il suo apparato sarà consultato direttamente in loco. Nell’ipotesi in cui l’autista non risulti, invece, collaborativo, la polizia potrà procedere alla perquisizione in flagranza e al sequestro del dispositivo.
Tutto questo per chiarire, nel verbale redatto, se si sia verificato un utilizzo di smartphone contestuale al momento dell’incidente, anche tramite la consultazione dei tabulati telefonici, nel rispetto dell’articolo 360 del Codice di Procedura Penale.
La direttiva
La disposizione, che per ora sarà applicata limitatamente alla regione del Friuli Venezia Giulia, è contenuta nella direttiva n. 4414 del 26 giugno 2018 e determina, appunto, che “l’autista coinvolto in un grave incidente stradale dovrà prontamente collaborare con gli organi di polizia esibendo cellulari, tablet e ogni altro dispositivo reperibile nell’abitacolo per consentire nell’immediatezza di verificare eventuali interferenze con la condotta di guida”.
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