Morti sul lavoro: dati ufficiali e considerazioni
Inversione di tendenza nei dati relativi alle morti sul lavoro: è notizia di poche ore che il rapporto ufficiale dell’Inail registri una diminuzione dei decessi nel 2017.
Fino a pochi giorni fa infatti gli open data Inail (fonte: Comunicato Stampa del 22/12/2017) rilevavano un incremento del +1,8% in relazione alle denunce di infortuni sul lavoro con esito mortale del 2016 e, contemporaneamente, una diminuzione rispetto ai 1.080 decessi denunciati tra gennaio e novembre del 2015 (-11,9%).
La relazione annuale INAIL
Un comunicato pubblicato dall’Ansa alcune ore fa riferisce che: “nel 2017 sono stati accertati al momento 617 morti sul lavoro (il 58% fuori dall’azienda) a fronte delle 1.112 denunce arrivate. Se anche i 34 casi ancora in istruttoria risultassero tutti riconosciuti sul lavoro si arriverebbe a 651 morti con un calo del 2,8% (rispetto ai 670 del 2016), al minimo storico dal 1951. Lo si legge nella Relazione annuale dell’Inail”.
Le denunce di infortunio sono state 641.000 in linea con il 2016 e ne sono state riconosciute sul lavoro 417.000 di cui il 19% fuori dall’azienda. Gli infortuni sul lavoro hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità con costo a carico dell’Inail. Le denunce di malattie professionali nell’anno sono state 58.000, circa 2.200 in meno rispetto al 2016 ma in aumento del 25% rispetto al 2012. Il 65% delle denunce riguarda patologie del sistema osteomuscolare. A fine anno erano in essere 726.000 rendite per inabilità permanente e ai superstiti (-2,56% sul 2016).
La maggioranza degli incidenti mortali sul lavoro è legato a incidenti stradali. Si legge sempre sull’Ansa che il rapporto dell’Inail rileva che risultano essere 617 gli incidenti mortali accertati, 450 dei quali sono avvenuti “in occasione di lavoro” e 167 in itinere, ma tra quelli riconosciuti in occasione di lavoro (e quindi durante le ore di lavoro e non nel tragitto per arrivare o tornare dall’ufficio o dalla fabbrica) 193 sono stati “con mezzo di trasporto” e 257 senza mezzo di trasporto. Per i morti in occasione di lavoro, ma senza mezzo di trasporto, si è registrato un calo del 16,5% sul 2016 e del 27,8% sul 2015.
I dati dell’Osservatorio indipendente di Bologna morti dul lavoro
Secondo quanto censito diversi mesi fa dall’Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro il 2017 si sarebbe concluso con 632 decessi nei luoghi di lavoro (641 nel 2016), 1.350 considerando anche gli infortuni mortali avvenuti nel tragitto tra casa e lavoro (oltre 1.400 nel 2016).
Dati che ci aspettiamo possano subire una variazione anche in relazione al più recente rapporto Inail.
I numeri dell’Osservatorio indipendente parlano di 13 mila morti censiti negli ultimi 10 anni, decessi molto probabilmente evitabili se fossero state messe in pratica tutte le normative di sicurezza previste dalla legge.
Questa consapevolezza rende ancora più amaro il pensiero di tutte quelle persone e delle loro famiglie che hanno dovuto affrontare un lutto inaspettato e violento.
Le cause sono ormai conosciute: caduta senza caschetto protettivo, senza funi di sicurezza o scarpe antinfortunistica, decesso perché schiacciati sotto mezzi pesanti (molto frequente nel settore dell’agricoltura ma non solo…), una lista che potrebbe continuare a lungo.
Negli ultimi 10 anni l’Osservatorio ha contribuito a fornire un accurato censimento riguardo i decessi sul lavoro. L’organizzazione è nata il 1° gennaio 2008 per iniziativa dell’ex operaio metalmeccanico Carlo Soricelli il quale, in seguito alla tragedia della Thyssenkrupp di Torino che ha visto la morte di 7 operai, ha deciso di fondare l’Osservatorio in memoria di questi lavoratori.
I dati dei primi mesi del 2018
L’Osservatorio continua tuttora a registrare cifre preoccupanti: tra gli ultimi dati rilasciati, risalenti al 6 giugno, i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno 2018 sarebbero infatti già 304.
Aumento al momento registrato anche dall’Inail: secondo quanto riferito dall’ANSA, infatti, nei primi cinque mesi del 2018 sono arrivate all’Inail 389 denunce di infortunio mortale con un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2017 (14 casi in più). L’Inail sottolinea che l’aumento riguardi, ad ora, solo i casi avvenuti in itinere (passati da 104 a 118), mentre per quelli occorsi “in occasione di lavoro” le denunce sono state 271 in entrambi i periodi.
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