Chi è responsabile?
Un uomo, in provincia di Novara, si ferisce in seguito alla caduta dal proprio ciclomotore.
La causa? A suo dire la cattiva segnalazione di una curva particolarmente ostica da parte dell’ente gestore della strada.
Per questo avanza richiesta di risarcimento danni.
Il Tribunale, dapprima, predispone una Consulenza Tecnica dalla quale si evince come la segnaletica stradale fosse assolutamente sufficiente: non risulta in alcun modo necessario prevedere ulteriori accorgimenti, in quanto non vi sono caratteristiche di pericolosità tali da giustificare segnali o indicazioni integrative. La domanda viene quindi rigettata.
La decisione, confermata anche in sede d’Appello, arriva quindi al vaglio della Cassazione.
Anche in questa sede si conferma quanto anticipato dai precedenti gradi di giudizio.
Per gli Ermellini, infatti, è in questo caso valido e rispettato il principio per cui l’ente deve provvedere all’apposizione e alla manutenzione della segnaletica di competenza ma, qualora questa sia a tutti gli effetti conforme a quanto previsto per legge, decade il nesso di causalità tra l’ipotetica situazione di pericolo e il verificarsi del sinistro.
A chi imputare quindi la responsabilità? Al comportamento alla guida del motociclista, poco attento alla segnalazione di pericolo.